vengono le stelle

Al pensiero che fosse stato ucciso un innocente, Claudio si sentiva preso da rimorso.

Alzò gli occhi e guardò il cielo. «Anche quello è un grande problema», si disse, «di giorno dobbiamo lottare in mille maniere per vivere, poi viene la sera, vengono le stelle, e il mondo cambia. Tutte quelle migliaia di stelle ci fanno pensare che noi non siamo niente, ci fanno pensare alla morte mentre siamo nel rigoglio della vita, ai misteri dell’universo, e appare chiaro che quanto abbiamo fatto e detto durante la giornata non vale niente, niente del tutto. Ci addormentiamo. Quando ci svegliamo c’è il sole, e non si pensa più alle stelle e a tutte le cose che fanno venire in mente. Si pensa ai soldi, alle donne, alla pelle, pur sapendo che sono cose senza valore. Tuttavia queste cose hanno un lato bello. Allora?»

Ma erano pensieri insolubili. «Forse», pensò, «se fossimo certi che Dio esiste, le cose cambierebbero. Almeno ci sarebbe uno scopo. Ma è possibile che Dio non esista».

D. Arfelli, La quinta generazione, 1951