sfortuna

Fare dell’umorismo sulla precarietà della vita umana al capezzale di un moribondo non è umorismo. D’altra parte quando quel gentiluomo francese che saliva i gradini che lo portavano alla ghigliottina, avendo inciampato in uno dei gradini, rivolgendosi alle guardie esclamò: «dicono che inciampare porti sfortuna», quel gentiluomo meritava certamente che la sua testa fosse risparmiata.

C. Cipolla, introduzione ad Allegro ma non troppo, 1988